Al largo delle incantevoli spiagge e tra le bellissime barriere coralline australiane si nasconde un assassino mortale. È il programma governativo per controllare gli squali.
In Australia, i programmi di controllo degli squali dei governi del Queensland (QLD) e del New South Wales (NSW) utilizzano tattiche e metodi stabiliti per la prima volta negli anni ’30. Le lenze dei tamburi e le reti degli squali sono vani tentativi di proteggere nuotatori e surfisti. L’efficacia di questi metodi arcaici è stata scientificamente smentita. Non solo rappresentano una minaccia per gli squali, una specie in grave pericolo, ma anche per una moltitudine di altre forme di vita marina, e persino per i nuotatori e i surfisti che intendono proteggere. Envoy: Shark Cull ha unito le forze con Sea Shepherd, l’Australian Marine Conservation Society e Humane Society International per smascherare le bugie perpetuate dai governi dei due stati australiani. Un documentario che vede la partecipazione di alcuni dei più grandi nomi della conservazione degli oceani, rivelando l’importanza degli squali nell’ecosistema oceanico e denunciando la strage di fauna marina più lunga della storia.